Guarda è una conversazione stantia che non è il caso di proseguire.
Probabilmente ho torto io, che penso che gli errori dell'arbitro (e qui ce ne è stato uno evidente) vadano misurati come gli errori dei calciatori. Invece il vero tifoso deve ritenere l'errore dell'arbitro assorbente di tutto il resto, la grande moratoria omni-comprensiva delle peggio vaccate di qualsiasi calciatore.
Io non ci riesco ma perchè sbaglio io, mi dovrò degradare da tifoso autentico a mero simpatizzante aficionado.
Consideratemi derubricato a simpatizzante interista.
Il tifoso secondo me deve considerare tutto.
Quello che fa invece il tifoso medio, te compreso (con questo spero che tu non ti offenda per il termine che ho usato) è
identificarsi con l'allenatore della squadra.
Nel senso che nel guardare ed analizzare la partita della propria squadra, dal punto di vista psicologico, si mette nella posizione del mister o del giocatore da playstation (per il fatto che quando hai il joystick in mano puoi decidere come sviluppare l'azione o a chi passare la palla) e quindi dice/pensa: io avrei fatto giocare quel giocatore, io avrei sostituito quell'altro, io avrei cambiato modulo, avrei dato quelle indicazioni a quel giocatore, avrei fatto quella determinata marcatura sull'avversario, ecc.
Di conseguenza pensa e ripensa a quello che il vero allenatore (in questo caso Inzaghi) avrebbe potuto e dovuto fare secondo lui per vincere o non perdere la partita.
E naturalmente di spunti ne può trovare all'infinito, soprattutto quando si perde.
Del resto se si dice che in Italia ci siano 57 milioni di commissari tecnici il motivo è fondamentalmente questo.
Ed è fondamentalmente questo il motivo per cui poi il tifoso si sente "in colpa" nel parlare dell'arbitro. Perché sa che l'allenatore (
cioè quello che lui pensa di essere mentre guarda o analizza la partita) avrebbe potuto fare qualcosa di più.
Ma la realtà è che il tifoso non è un allenatore, o almeno non lo è della squadra per cui tifa: è solo uno spettatore.
Lo spettatore ha però un vantaggio rispetto all'allenatore, ovvero quello di non avere solo una visione parziale della partita.
Perchè mentre l'allenatore si concentra solo sulla propria squadra il vero spettatore ha una visione più globale, lui guarda
tutto quello che succede in campo, compreso quello che fanno i direttori di gara, soprattutto quando quello che fanno incide parecchio sul risultato.
Detto questo...ti chiedo: a te sarebbe piaciuto vedere come sarebbe andata a finire la partita sul 2-3 in superiorità numerica e con 26 - 28 minuti da giocare?
Se può aiutarti...prova a ricreare la situazione sulla playstaton e rigiocarti quello spezzone di partita e poi mi dici come è andata a finire (è l'unico modo visto che non lo sapremo mai).
Ed è qui che sta la truffa....ci è stato negato il diritto di giocare la "vera partita" contro il Bbilan: il vero derby, quello che forse avrebbe avuto un altro risultato.
Si, perchè la notizia che ti do è che anche l'allenatore degli avversari fa le cazzate, anche i giocatori avversari fanno cazzate.
E una di queste è per esempio fare un fallo da ammonizione quando hai già preso un giallo nel primo tempo.
Solo che se le regole non valgono per tutti la partita è finta....capisci che intendo?
E a quel punto che senso ha analizzare le cazzate fatte da Inzaghi, che tutto sommato ad un certo punto ha azzeccato dei cambi e una svolta l'ha data. E probabilmente, se avessimo ribaltato il risultato (come sarebbe stato possibile in 11 conto 10 con quasi mezz'ora di gioco a disposizione) ora sarebbe l'eroe, il genio e tutti (te compreso magari) avrebbero fatto passare in secondo piano il blackout di 70 minuti di gioco.