Ancora con queste leggende. Lo scudo al Milan lo regalò Inzaghi, con i cambi scellerati nel derby e il solito calo dei suoi vecchietti che portò a fare 7 punti in 7 partite in quello scorcio di campionato. Poi chiaro che se gli avversari li tieni incollati, quelli overperformano, pur essendo inferiori. Spesso sono le motivazioni a fare la differenza. È stato uguale con la gobba quest'anno, per fortuna pare aver capito la lezione di due anni fa e nella partita di ritorno ha giocato per vincere e fargli capire chi era più forte, staccandoli e demotivandoli. Ma quello Inzaghi ha migliorato in campionato, poi ha peggiorato in champions e coppa Italia. Lui un turnover ragionato per preservare soprattutto i vecchi e non portarli stracotti a primavera, proprio non riesce a farlo, col risultato di non riuscire ad essere competitivo su più fronti come dovrebbe essere per una squadra top, con una rosa ampia. E la nostra lo è, tranne davanti. Inzaghi ha pregi e difetti, purtroppo sui difetti fa fatica a migliorare, a cominciare dal turnover, che prima non considera, poi fa all'eccesso come nel girone di champions, salvo tornare alle origini dopo gennaio, col trio Lescano nuovamente inamovibile. Per fortuna il vantaggio in campionato è ampio, altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi vista la condizione fisica di buona parte della rosa e la mancanza di ritmo gara dei potenziali sostituti.