non son facili da comprendere perché profumi e aromi sono molto lievi (salvo le super bottiglie che te le gusti già solo per il prezzo).
1) secondo me è necessario capire come viene prodotto, e così già 1/3 degli aromi te li immagini ed è più facile ritrovarli nel bicchiere;
2) conoscere la storia della zona e del vino...è una roba che veramente da nessuna parte al mondo e quando aggiungi il fascino di questo vino diventa sicuramente più godibile.
3)
evitare Moet&Chandon brut e Mumm
4)
se in generale si preferiscono i rossi ai bianchi sarà difficile apprezzare lo Champagne perché è un po' come per esempio preferire le latine (vino rosso) alle europee (vino bianco), se già le europee ti sembrano scarse immaginati le nordiche (champagne)!
pieno di aneddoti e chicche storiche, scorrevolissimo.
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@dottkonrad Sottoscrivo assolutamente il punto 3: se vuoi iniziare ad apprezzare lo champagne, evita assolutamente quello da scaffale di supermercato: tecnicamente possono essere ineccepibili ma stiamo parlando di vini creati ad ho per la grande distribuzione.
Sul punto 4, stavolta, mi trovo in disaccordo con
@Pugnitopo, in quanto io ho una passione sfrenata per le bollicine e i rossi ma non trovo lo stesso gusto nei bianchi fermi. Però leggo che il tuo problema sono piuttosto le bollicine, e allora il consiglio che mi sento di darti è, prima di buttarti sul mondo degli champagne, di iniziare da qualcosa di italiano, non fosse altro che a parità di prezzo di bottiglie di champagne base, trovi dei metodi classici che sono ottimi. Se ne parlava qualche post indietro con l'amico Pugnitopo: le basi delle Maison vanno sui 40/45, a quel prezzo di italiano, per fare un esempio, trovi quella che secondo me è un'eccellenza, cioè il Terzavia VS di Marco de Bartoli, una splendida bolla del sud, ma poi potrei consigliarti (sulla stessa fascia di prezzo) anche una Riserva Lunelli di Ferrari, o un Perlè bianco di Ferrari, o, ancora, un Vintage Collection di Ca' del Bosco.
Di fatto, io fossi in te proverei a partire da zero con le bolle, senza pregiudizi: in questo senso sarebbe interessante iniziare con qualche prosecco valido (ci sono, benché tanti dicano il contrario, e ti faccio qualche nome: Adami, Le Vigne di Alice, Mongarda, Merotto. Quest'ultimo, a mio modo di vedere, produce la miglior bolla della denominazione, cioè il Graziano Merotto Cuvee del Fondatore, 15€ provare per credere).
Dopo che hai iniziato, salirei di livello, con qualche bolla di medio prezzo (intendo fra i 20/25€): ne trovi fin che vuoi, può svariare su buona parte della Franciacorta (Mosnel, Cavalleri, Gatti, Ferghettina, anche Berlucchi ha degli ottimi prodotti su quella fascia di prezzo), Trentodoc (la linea Maximum di Ferrari farebbe al caso tuo, Letrari di cui sono innamorato, Balter, Abate Nero, Moser), Oltrepò Pavese (Monsupello su tutti), senza dimenticare alcune chicche poco conosciute ai più (il durello, vino prodotto sui monti lessini, tra Verona e Vicenza, delle cantine Gianni Tessari e Fongaro; il lambrusco metodo classico di Cantina della Volta, che spazza via qualunque pregiudizio su questa uva; il verdicchio dei Castelli di Jesi metodo classico di Garofoli), per finire qualche bolla del sud, come la riserva nobile di D'araprì o il Terzavia di de Bartoli.
Ti ho elencato le fasce medie. Poi, se iniziassero a piacerti le bollicine, potresti alzare il livello, e solo qui io inizierei a mettere dentro qualcosa di francese, ma non prima. Ti consiglierei di andare prima sulle basi delle grandi Maison, che non deludono mai (Bollinger, Pol Roger, Charles Heidsieck, Roederer, Taittinger), poi sui millesimati francesi.
Poi puoi passare ai grandi metodi classici italiani, e qui si apre il mondo (anche, ahimè, il portafoglio): Letrari 976 riserva del fondatore, Vittorio Moretti di Bellavista, Giovanni Cavalleri collezione esclusiva, Giulio Ferrari, Annamaria Clementi. Con questi sei al vertice delle bolle italiane.
L'ultimo passo resta andare sulle cuvee de prestige francesi ma li volano i centoni.
Spero di essere stato esauriente ?