Secondo la Vulgata, quando Ponzio Pilato mostrò alla folla Cristo, sfigurato dal dolore, pronunciò la celeberrima espressione “Ecce Homo” (ecco l’uomo). Al di là di lepidi giochi di parole, l’Inter di Simone Inzaghi si presentava così alla vigilia del match contro i giallorossi della Puglia: emaciata dai supplementari di Coppa Italia, malconcia dopo la rimonta subita mercoledì scorso contro il Bologna.

Ma l’Inter: dopo una clamorosa disfatta non potevamo che raccogliere il più celermente possibile i cocci ed alzare la testa, sfornando una prestazione convincente e – soprattutto – concreta. Il gruppo è unito più che mai. Dal punto di vista realizzativo ancora una volta è una serata no per Arna, ma l’austriaco sarà riempito di abbracci dai compagni dopo il delizioso assist di tacco per la rete di Barella che suggellerà il vantaggio nerazzurro. Anche il gigante Bisseck è finalmente entrato nelle rotazioni interiste: nonostante Pavard fosse a disposizione, il Demone di Piacenza ha scelto ancora una volta bisteccone dal primo minuto. Una decisione coraggiosa che però ha dato i suoi frutti, considerato che proprio il tedesco col numero 31 sulla schiena ha sbloccato una gara che avrebbe potuto essere complessa contro un avversario che non molla mai.

Verso la seconda stella

Saldamente in testa alla classifica, sembra che l’Inter abbia scelto di fare all in sul campionato e di arrivare il più lontano possibile in Champions, ma senza per questo compromettere il percorso che porterebbe verso la seconda stella. La prossima giornata segnerà la fine del girone d’andata e rappresenterà una ghiotta occasione per staccare la Juventus, impegnata nella difficile gara casalinga contro la Roma di Josè Mourinho. Noi faremo tappa allo stadio Luigi Ferraris di Genova, dove andrà in scena una gara contro un avversario sicuramente abbordabile ma non per questo da sottovalutare. La punta di diamante del Grifone, il giovane bomber Mateo Retegui, dovrebbe essere ancora out per infortunio. Ma i pericoli saranno comunque in agguato: dall’esplosività di Gudmunsson al mancino di Malinovskyi, passando per la velocità di Ekuban e la solidità del terzetto Dragusin-Bani-De Winter, il Genoa non vorrà regalare punti pesanti in ottica salvezza.

Miglior attacco e miglior difesa in questa prima frazione di campionato, il gioco espresso in Serie A finora è stato senza dubbio senza eguali. I pronostici di dicembre ed il fregio di Campioni d’inverno lasciano il tempo che trovano. L’importante però è che la via sia segnata e che, nonostante qualche inconveniente che fisiologicamente accade in un percorso lungo come quello che potrebbe eleggerci Campioni d’Italia, la compagine nerazzurra sappia sempre ritrovare se stessa, guardarsi allo specchio e dirsi: “finalmente, Inter!“.