L’Inter, esce da una delle settimane più difficili degli ultimi anni con il secondo  successo consecutivo in campionato. Non è stato facile piegare la Sampdoria, più organizzata della squadra di Spalletti e rimasta in partita fino all’ultimo. Dopo una settimana di tensioni e polemiche, con Icardi sfasciato e infortunato, l’Inter ha faticato, ha lottato, ci ha messo più cuore che testa. Senza l’argentino la squadra nerazzurra ha ritrovato due leader, nella partita che potrebbe dare una svolta alla travagliata stagione interista.

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Nainggolan e Perisic hanno rianimato la squadra dopo una settimana che avrebbe potuto avere conseguenze devastanti sulla compattezza del gruppo. Il primo ha segnato il gol decisivo, il secondo ha ispirato il primo ed è stato il giocatore più pericoloso. Una partita decisa nell’arco di cinque minuti, tra il gol di D’Ambrosio e quello di Nainggolan c’è stato quello di Gabbiadini, che aveva rimesso tutto in discussione.

QUESTIONE ICARDI

Prima del fischio d’inizio del match con la Sampdoria, l’ad nerazzurro si era espresso. Toni distesi, concetti chiari per ribadire la posizione della società, ma anche disponibilità e apertura al dialogo. Con tanto di conferma della promessa fatta a Wanda di presentare a breve la proposta di rinnovo per il contratto di Maurito: “La nostra decisione non è una presa di posizione disciplinare nei confronti del ragazzo. Ma è una scelta fatta per bene della squadra, dei compagni, della società, dei tifosi e di tutti. Ed è stata motivata direttamene a lui. Non si tratta certamente di un accantonamento o di un’esclusione. Icardi è un giocatore importante per noi, che ha fatto tanto per l’Inter e che deve continuare a farlo”.  Non da capitano, però: “Chi indossa la fascia, deve anche essere riconosciuto come leader. Non è solo qualcosa di simbolico, ma ci vuole pure sostanza. L’infortunio? Quando un giocatore accusa questi fastidi abbiamo l’obbligo di crederci”. E ci è scappato pure un complimento per Spalletti:In questo periodo, non è stato solo un bravo allenatore in campo, ma anche un grande gestore di spogliatoio”.

ICARDI-INTER: COSA SUCCEDE ADESSO?

Cosa succede adesso? Da una parte la mano tesa di Beppe Marotta dall’altra la nuova frecciata di Luciano Spalletti. Perché se da un lato il tecnico ha apprezzato il fatto che MauroIcardi e consorte siano venuti a San Siro a tifare la squadra, dall’altro non ha mancato di sottolineare come l’ex capitano non abbia “completato” la sua giornata: «Ho gradito che Mauro sia venuto allo stadio e avrei gradito ancora di più se fosse venuto nello spogliatoio a festeggiare una vittoria difficile e importante con i compagni – la sottolineatura del tecnico nerazzurro: “Ci sono da fare ulteriori passaggi, bisogna che venga dentro lo spogliatoio, stare dentro il gruppo e viva con la squadra la felicità di fare questo lavoro qui”. Le parole di Spalletti, dunque, fanno capire come il tecnico – e di conseguenza la squadra – si aspettino ancora un passo da Icardi. Prima bisognerà però ricucire col club e Marotta nel pre-partita ha fatto capire di essere pronto ed ha confermato che presto ci saranno nuovi contatti, non solo per chiarire questa situazione, ma anche per quanto concerne la questione rinnovo. Ma basterà l’offerta da 7 milioni per accontentare Wanda (che ne vorrebbe 2-3 in più)?

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