Non è un Guasto d’amaro. Ad onor del vero, dei segnali di un trascurabile guasto, al di là del risultato, ci sono stati: l’Inter di ieri sera è sembrata una squadra piuttosto stanca, sfornita della brillantezza che ha caratterizzato il gioco di Inzaghi in questa stagione. Niente di assolutamente preoccupante, s’intende: sono arrivati 3 punti pesantissimi in ottica seconda stella e la compagine nerazzurra ha dimostrato di saper vincere anche quando soffre. Per questi motivi, se un impalpabile guasto nei meccanismi di gioco e nella lucidità fisica c’è stato, non è stato – appunto – amaro. Semmai un monito per le prossime importanti partite, soprattutto vista Champions.

Bestie nere

Il Genoa di Bresh – famoso cantante e tifoso genoano autore della hit “Guasto d’amore”, da cui parodiamo il titolo dell’odierno editoriale – si è dimostrato un avversario tosto e pericoloso. Non a caso è stata l’ultima squadra ad aver rallentato quella che al momento appare come l’inarrestabile marcia trionfale della corazzata inzaghiana, nel pareggio del Ferraris datato 29 dicembre. A proposito di Bestie nere: un crocevia importante della stagione passerà da Bologna. Affronteremo la squadra del grande ex Thiago Motta nel tardo pomeriggio del 9 marzo al Dall’Ara, vero e propria piazzaforte difficilissima da espugnare. Oltre alla sconfitta ai supplementari che ci è costata la Coppa Italia, i Felsinei ci hanno messo in difficoltà anche in campionato, riuscendo a strappare un sorprendente 2-2 a San Siro nella gara d’andata del 7 ottobre.

I Niñi

A regalare la vittoria all’Inter ed il conseguente +15 in classifica dalla Juventus seconda a quota 57 punti ci hanno pensato i due Niñi, Sanchez e Asllani. L’albanese ha trovato la prima gioia in Serie A sbloccando un match che nella prima mezz’ora di gioco si è sviluppato all’insegna dell’equilibrio e della diligenza tattica. Pochi minuti dopo, al 38′ minuto, è arrivata anche la prima rete stagionale del cileno nel nostro campionato. Il numero 70 ha trasformato senza esitazione un rigore dubbio, concesso per un contatto in area di rigore Barella-Frendrup il quale, però, sembrava aver toccato la palla prima del piede di Nicolò. Johan Vasquez ha poi accorciato le distanze con un bel mancino al volo dal limite che Sommer non ha visto nemmeno partire. Un po’ di affanno nel finale per i nerazzurri, reduci dalla faticosa gara di mercoledì scorso contro l’Atalanta. Ma tant’è: 2-1.