Vino e dintorni

Vado un po’ di nicchia e con ottimo rapporto qualità prezzo:


Curiosa questa scelta di coltivare Pinot Nero. Lo proverò.
 

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Vice capitano
Curiosa questa scelta di coltivare Pinot Nero. Lo proverò.
È curiosa anche la storia
Il caso ha giocato un ruolo fondamentale nella storia del Pinot Nero della Villa di Bagnolo, infatti negli anni '70 quando il Marchese Pancrazi volle reimpiantare i vigneti della azienda di Bagnolo, Comune di Montemurlo, incorse in un errore da parte del vivaista che fornì, al posto del tradizionale Sangiovese coltivato in queste zone, del Pinot Nero.

Solo dopo qualche anno, a fine anni '80, grazie all’intervento dell’attuale enologo Dott. Nicolò D’Afflitto, in azienda ci si accorse dell'errore e compreso il potenziale dato dal territorio si convertì la produzione aziendale a Pinot Nero a partire dal 1989.

I vigneti sono impiantati su terreni situati ai piedi del Monte Ferrato (Bagnolo – PO) ad un’altitudine di circa 150 metri s.l.m.

Il clima è di bassa collina, fresco e ben ventilato anche di estate, con una importante escursione termica.

Il terreno è di origine vulcanica (il Monte Ferrato è un vulcano spento), argillo-scistoso, di medio impasto e ricco di scheletro e minerali, in particolare ferro; caratteristica è la presenza di Serpentino (marmo verde); ottimo il livello di umidità dato dalla presenza di acqua a pochi metri dal suolo.

Provalo, merita
 
Purtroppo con la vecchiaia della mia ultima parente si è persa la tradizione di famiglia della produzione di passito di erbaluce di caluso, assolutamente lavorato e spremuto a mano :dep. Ne ho bevuto tempo fa una bottiglia dell'87 semplicemente fantastica.

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Com'è il vostro rapporto con passiti, vini liquorosi, ice wine e compagnia bella?

Per quanto riguarda l'ultima categoria questo è notevole

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Prima di tutto devo dire che questo topic è pazzesco! Per un appassionato come me è la panacea per scambiarsi impressioni su questo fantastico mondo.

Per quanto riguarda la tua domanda, @Numerodue, inizialmente tendevo a snobbare i vini dolci ma devo ammettere di essere stato troppo prevenuto. Ultimamente mi si è aperto un mondo.

Ho assaggiato recentemente il Tal Luc di Lis Neris, Verduzzo con una piccola percentuale di Riesling, e mi ha stregato: assolutamente pazzesco! Il costo, però, non è molto abbordabile, siamo sui 60€ abbondanti per la mezza bottiglia.

Invece ho fatto una bellissima scoperta, un vino di un produttore piccolo, piemontese, Cascina Baricchi. Il vino si chiama Regina di Felicità, è un moscato piemontese, 80% ice wine vendemmiato tra dicembre e gennaio fra le 4:30 e le 8:00 di mattina, con uve ghiacciate, a cui poi viene aggiunto un 20% botritizzato. È una bollicina, visto che viene vinificato con il metodo Charmat, anche se molto lungo, 9 mesi (al primo assaggio mi era sembrato un metodo classico). Bellissima scoperta, 15€ meritatissimi!

Altra gran bella scoperta è stata il Recioto di Gambellara metodo classico di Virgilio Vignato. Si tratta di un passito di Garganega, vinificato col metodo classico, sui lieviti per 9 mesi. Prezzo molto abbordabile, sui 14€. Bevuto con un dolce a pasta lievitata è ottimo.

Menziono anche il grandissimo (secondo me) Fior d'Arancio passito di Vignalta, zona colli euganei: è veramente un nettare ma il costo qui si alza verso il 22€.

Poi, per restare sui grandi classici, il Ben Rye di Donnafugata è grandioso, così come alcuni Recioti della Valpolicella.

Mi intrippa assaggiare un Moscato di Scanzo, ma ho letto qualche pagina indietro che stia diventando una carissima moda.
 
Ultima modifica:

valgono anche gli spumanti? :ghigno

mio nonno nel suo bar faceva andare il Sergio come l'acqua, ne vendeva così tanto che ormai conosceva anche il proprietario della Mionetto :ghigno

grazie nonno per avermi passato la passione per i bianchi! non sono un esperto ma tra bianco e rosso scelgo sempre il bianco :D

ah e infine...Franciacorta nessuno?
 

valgono anche gli spumanti? :ghigno

mio nonno nel suo bar faceva andare il Sergio come l'acqua, ne vendeva così tanto che ormai conosceva anche il proprietario della Mionetto :ghigno

grazie nonno per avermi passato la passione per i bianchi! non sono un esperto ma tra bianco e rosso scelgo sempre il bianco :D

ah e infine...Franciacorta nessuno?
Soprattutto.
 
Prima di tutto devo dire che questo topic è pazzesco! Per un appassionato come me è la panacea per scambiarsi impressioni su questo fantastico mondo.

Per quanto riguarda la tua domanda, @Numerodue, inizialmente tendevo a snobbare i vini dolci ma devo ammettere di essere stato troppo prevenuto. Ultimamente mi si è aperto un mondo.


Poi, per restare sui grandi classici, il Ben Rye di Donnafugata è grandioso, così come alcuni Recioti della Valpolicella.

Per me è emblema del passito, se voglio far assaggiare a qualcuno per capire cos'è un passito consiglio sempre questo.
 

valgono anche gli spumanti? :ghigno

mio nonno nel suo bar faceva andare il Sergio come l'acqua, ne vendeva così tanto che ormai conosceva anche il proprietario della Mionetto :ghigno

grazie nonno per avermi passato la passione per i bianchi! non sono un esperto ma tra bianco e rosso scelgo sempre il bianco :D

ah e infine...Franciacorta nessuno?

La Franciacorta è oggetto di discussione e dissidi tra me e un mio amico sommelier
nel senso che io la adoro e lui decisamente no

tralasciando i nomi più famosi come ca del bosco/bellavista/berlucchi che conoscono ormai tutti,
mi sento di consigliarvi queste due aziende: Ronco Calino e Le Quattro Terre

i loro vini si aggirano più o meno tutti tra i 20 e i 30 euro a bottiglia
io in particolar modo adoro il Brut Nature di Ronco Calino
 
La Franciacorta è oggetto di discussione e dissidi tra me e un mio amico sommelier
nel senso che io la adoro e lui decisamente no

tralasciando i nomi più famosi come ca del bosco/bellavista/berlucchi che conoscono ormai tutti,
mi sento di consigliarvi queste due aziende: Ronco Calino e Le Quattro Terre

i loro vini si aggirano più o meno tutti tra i 20 e i 30 euro a bottiglia
io in particolar modo adoro il Brut Nature di Ronco Calino
Ottimi i franciacorta (non tutti ma come in tutte le zone) l'unica cosa che me li fa' mettere un gradino sotto è il fatto che non ci sia storia: è uno dei pochissimi luoghi che non hanno una storia centenaria se non millenaria e per me che nei vini cerco anche un aspetto "antropologico" mi lascia insoddisfatto.
Poi oh ho provato l'Annamaria Clementi 2007 e porco ***** credo sia stato forse il metodo classico più buono mai provato in vita mia (ma non ho ancora avuto modo di assaggiare il Giulio Ferrari quindi tengo la porta aperta).
 
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