Non so dove porterà tutto questo. Usa la tua bocca e salva il mio sorriso. Così incommensurabilmente bella da bruciarmi dentro, infinitamente porca ed elegante con le tue dita magre e quella tua voce bassa. Dove stai dormendo ora?
Non so nulla a proposito della fedeltà, trovo patetico il dirsi "dove" quando non si dovrebbe; in quest'epoca di immediatezza non riesco ad ardere. Sono infedele, bugiardo, contrabbandiere di storie false e meravigliose. Ma quando mi sorridi io muoio di bellezza. E quando non ci sei non basta il mare per travolgermi.
La mia donna sublime, il corpo aggrappato, le dita folli che cercano di aversi.
Ho scommesso, ho barato, ho rubato, ho insultato, ho preso a pugni e preso pugni, mi sono risvegliato senza sapere minimamente dove fossi; avevo sempre il mare con me e le osterie ormai chiuse, i polmoni pieni di *****, le ossa fracassate e bestemmie.
E questi passi non sono di cammino. Queste labbra non hanno piu' parole. Questi corpi intrecciati non hanno piu' senso; questa rivalsa non ha indignazione, questo colorito in faccia non ha più testimonianza, quel che mi resta tra le mani non ha il metallo della moneta.
Ma quando rivedo te, assonnata nel letto, capisco il sacro e fottuto universo.