Una delle più brutte Inter della stagione, vede svanire ai calci di rigore uno degli obiettivi stagionali, quella coppa Italia che, alla luce delle eliminazioni di Juventus, Roma e Napoli, poteva essere sicuramente alla portata degli uomini di Spalletti. A dire il vero, la Lazio ha meritato di più e se non fosse stato per Handanovic, Spalletti sarebbe caduto molto più pesantemente e molto prima dei supplementari: portiere decisivo su Immobile due volte e su Caicedo sul filo di lana. Strakosha, invece, decisivo nei rigori finali. Una notte di grandi emozioni, chiusa dallo stesso verdetto che aveva dato il campo: Lazio in semifinale per il terzo anno consecutivo. Come una stagione fa, l’Inter saluta la Coppa Italia ai quarti di finale,ed ora Luciano Spalletti avrà solo l’Europa League per giustificare la sua conferma all’Inter, posto – ovviamente – che la squadra mantenga saldamente il terzo posto in classifica. L’ombra di Antonio Conte alle sue spalle è sempre più ingombrante e il bilancio di una stagione, in cui l’Inter è pure uscita troppo presto dalla Champions, è (al momento) fortemente negativo.

SENZA COPPA ITALIA A SPALLETTI RESTA L’EUROPA LEAGUE

Un momento così duro, all’Inter, Luciano Spalletti non lo aveva probabilmente mai attraversato. E’ vero che l’anno scorso fra il 16 dicembre e il 17 febbraio la sua squadra visse un periodo lungo e cupo, ma mai la sua conferma per la stagione successiva era stata messa così in bilico come oggi. L’Inter in questa stagione doveva ambire se non allo scudetto – nessuno nel club lo aveva in effetti chiesto -, almeno a ridurre il gap dalla Juventus, invece il distacco dai bianconeri è già incolmabile da mesi e la Champions è terminata per un imperdonabile 1-1 casalingo col Psv e ieri sera, seppur ai rigori, è terminata la corsa in Coppa Italia, uno degli obiettivi stagionali sottolineati con la matita blu da Suning (che vorrebbe vincere un trofeo, ora c’è l’Europa League…): di certo, il terzo posto di oggi in campionato viene considerato il traguardo minimo. Ma quello che mette dubbi sulla permanenza di Spalletti, nonostante il contratto rinnovato fino al 2021, non saranno solo i risultati. La squadra non sembra essere cresciuta nel gioco, ma soprattutto in personalità. E i diversi mal di pancia che si sono scatenati ad Appiano nell’ultimo periodo dimostrano che qualcosa nello spogliatoio non gira.

SPALLETTI SPALLE AL MURO ED OCCHIO A CONTE E MOU

Anche perché sono liberi in cerca di una panchina due tecnici che fanno assai gol al gruppo di Nanchino, ovvero l’amato ex Josè Mourinho e soprattutto Antonio Conte. L’ex allenatore del Chelsea era stato corteggiato durante l’inverno-primavera 2017, poi Conte decise di rimanere a Londra e l’Inter virò su Spalletti. Adesso Conte è pronto a ripartire e il rientro in Italia, all’Inter (più che al Milan, oggi) è un’opzione da non scartare anche per l’arrivo di Marotta in società. Ovviamente il diretto interessato ha smentito qualsiasi tipo di contatto, ma qualcosa sotto la brace sta bruciando.

BLOCCATO BRAZAO, SARA’ IL DOPO HANDANOVIC?

Due parole finali sul calciomercato che si è chiuso ieri sera; il portiere del Brasile Under 20, Gabriel Brazao è stato acquistato dal Parma. Classe 2000, il ragazzo è stato prelevato a titolo definitivo dal Cruzeiro e giocherà probabilmente nella Primavera ducale fino al termine della stagione, quando poi si trasferirà all’Inter. Sembrava che fosse il Chievo a gestire l’operazione sotto la regia nerazzurra, tant’è che ai veronesi era andato in prestito il giovane attaccante della Primavera interista D’Amico, ma in quest’ultima settimana di mercato sono sorti dei problemi e l’Inter ha trovato nel Parma la sponda giusta (Ausilio non poteva tesserare in questa sezione giocatori extracomunitari). Di fatto è stato l’unico e ultimo squillo del mercato dell’Inter visto che alla fine, come dichiarato da Marotta, Ausilio e Spalletti, nessuno è stato ceduto, da Perisic (fischiato dai tifosi ieri sera) a Miranda, passando per Candreva.

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