Forse è perché questa partita con tutta la sua passione gli ricorda l’amata Argentina, forse è perché se il Toro vede il rosso(nero) diventa inarrestabile. Fatto sta che queste sono le sue partite, quelle tanto sporche quanto importanti, quelle così sentite che valgono 3 punti come le altre ma che sembra ci si giochi la stagione. Anche stasera, a distanza di una ventina di giorni dal successo della Supercoppa italiana, l’Inter ha battuto con merito il Milan grazie ad una rete del solito Lautaro Martinez, che per la quattordicesima volta in stagione ha imposto di prepotenza il proprio nome nel tabellino del match.

Inter-Milan 1-0, il primo tempo

Fischio d’inizio e inizia la melina, coi giocatori rossoneri che impazziscono a rincorrere il pallone che viaggia veloce tra i piedi dei ragazzi di Inzaghi. Le occasioni più nitide di questo primo tempo più che dominato nascono dai piedi e dalla testa di Lautaro Martinez, che proprio al minuto 34′ si libera della marcatura di Kjaer e di testa infila Tatarusanu, capitalizzando lo splendido corner battuto dall’ex dal dente avvelenato Calhanoglu. Da quel momento la gara si mette in discesa per l’Inter: l’inaspettato 3-5-2 proposto da Stefano Pioli sembra limitarsi alla fase di contenimento delle spinte nerazzurre, con i Diavoli che non si rendono mai minimamente pericolosi in questa fase di gioco.

 

Inter-Milan 1-0, il secondo tempo

La ripresa si apre su ritmi piuttosto bassi, con un’Inter che gestisce il vantaggio ed un Milan più propositivo ma comunque poco concreto. Al 76′ arriva l’unica occasione degna di nota per i cugini, con Giroud che da solo davanti ad Onana sbaglia il controllo sprecando la clamorosa occasione per il pareggio. Da sottolineare il ritorno in campo di Marcelo Brozovic, al quale mister Inzaghi concede l’ultimo quarto di partita. Dopo la convincente prova di martedì sera contro l’Atalanta, anche Lukaku mette minuti nelle gambe arrivando persino a segnare una rete annullata per un fallo del belga stesso su Malick Thiaw. L’unica pecca della gara – lo sottolineerà anche mister Simone nel post-partita – è stata quella di non averla chiusa prima, lasciando al Milan la possibilità di riaprirla. In ogni caso, ieri sera Skriniar e compagni sono sempre sembrati davvero in pieno controllo del gioco, limitando con compattezza le deboli e prevedibili trame offensive dei rossoneri.

 

Il Diavolo all’Inferno, l’Inter in Purgatorio

Se il Milan sembra vivere una crisi senza fine, guardando in casa nostra potremmo dire di trovarci in Purgatorio. Anche stasera abbiamo confermato il trend positivo contro le big del nostro campionato, ma le prossime gare contro Sampdoria, Udinese, Bologna, Lecce e Spezia saranno fondamentali prove di maturità per una squadra che contro le piccole è andata spesso in difficoltà, mostrando proprio in quelle occasioni tutta la propria vulnerabilità e debolezza psicologica. Oggi stiamo cercando di scendere da quell’altalena che ha caratterizzato la stagione, in attesa che il gruppo acquisisca più personalità e consapevolezza dei propri mezzi. Intanto, le vittorie come quelle di ieri sera non possono che fare bene al morale dei giocatori e dello staff, che nei prossimi due mesi dovranno affrontare prove da in o out in campionato ma soprattutto in Champions League ed in Coppa Italia. Godiamoci il secondo derby vinto in 3 settimane, concentriamoci sugli obiettivi stagionali rimasti perché abbiamo dimostrato che se giochiamo da Inter possiamo davvero puntare alle stelle.

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