Milan Skriniar, ma non solo. Sono 9 i calciatori in scadenza di contratto che potrebbero salutare l’Inter durante la prossima sessione di calciomercato estivo. Marotta e gli altri dirigenti stanno approfittando della pausa Mondiale per continuare a perfezionare le strategie con cui verranno affrontate le diverse situazioni. Entro Natale dovrebbero sbloccarsi le trattative legate al roccioso difensore slovacco, a Edin Dzeko e a Matteo Darmian. Per quanto riguarda il numero 37, Il Corriere dello Sport si dichiara ottimista circa la sua permanenza in maglia nerazzurra. Milan avrebbe infatti accantonato l’ipotesi PSG, anche se i 6 milioni + bonus offerti dalla società non sarebbero sufficienti a soddisfare i rappresentanti del centrale di Žiar nad Hronom.

Inoltre, da Viale della Liberazione filtrerebbe la volontà di

proseguire insieme al Cigno di Sarajevoche nelle ultime apparizioni non ha fatto certamente rimpiangere l’infortunato Lukaku – e al jolly classe ’89 Darmian, i quali dovrebbero però rinunciare a qualcosa in termini economici. In particolare, l’ex Roma e Manchester City dovrebbe essere disposto ad un sacrificio importante, in quanto attualmente guadagna la bellezza di 5 milioni di euro, cifra che il bilancio dell’Inter non può certamente permettersi. Come Matteo, anche il senatore D’Ambrosio percepisce uno stipendio pari a 2 milioni di euro. I due affidabili tuttofare, nonché importanti uomini spogliatoio, dovrebbero essere confermati, anche se secondo calciomercato.com soltanto uno dei due – verosimilmente il primo – sarebbe destinato alla permanenza.

 

Inter, che fare con i leader decaduti?

Riflessioni in corso per quanto riguarda i due leader decaduti Stefan de Vrij e Samir Handanovic. Il difensore olandese fa gola a tante squadre di Premier League e non solo, nonostante da circa un anno il suo rendimento abbia subito una drastica inflessione. L’ex Lazio, infatti, è stato protagonista in negativo di troppi episodi cruciali e situazioni di gioco, tanto da costringere mister Simone Inzaghi a mettere in dubbio una titolarità che, sulla carta, sembrava indiscussa e indiscutibile. I 4 milioni di euro attualmente percepiti sembrerebbero un ostacolo non indifferente al rinnovo, ma a fare la differenza saranno le richieste del giocatore e le occasioni che il mercato offrirà per sostituirlo. Discorso in parte simile per l’ormai vice-Onana ed ex capitano, le cui intenzioni saranno determinanti per il futuro. Se il trentottenne di Lubiana avrà l’umiltà di reinventarsi definitivamente come mentore del camerunense e di ridursi l’ingaggio, la prossima stagione potrebbe essere la 12ª con la maglia nerazzurra.

 

Addio, addio, amici addio: Gagliardini e gli altri esuberi

Il rapporto professionale tra Roberto Gagliardini e l’Inter si concluderà probabilmente il 30 giugno 2023. Ad oggi, il centrocampista classe ’94 non sembrerebbe rientrare nei piani societari. Utilizzato col contagocce da Inzaghi, il bergamasco non ha mai saputo esprimere la propria potenzialità con la Beneamata, complice anche un idillio mai sbocciato coi tifosi ed un clima forse troppo severo nei suoi confronti che ha lentamente corroso la fiducia del ragazzo nei propri mezzi. Così come i top online casino ad ogni modo, l’ex Atalanta non ha dimostrato sul campo di meritarsi la maglia della prima squadra di Milano. A questo discorso si accodano due sicuri partenti, completamente ai margini del progetto e praticamente senza possibilità di riscatto. Stiamo parlando di Alex Cordaz e di Dalbert, con quest’ultimo che si candida in particolare ad essere una delle peggiori operazioni di mercato degli ultimi 15 anni e forse più.

 

Oltre ai rinnovi: la decisione sui prestiti

In vista della definizione della rosa della prossima stagione, oltre ai giocatori in scadenza la dirigenza nerazzurra dovrà valutare anche le situazioni di prestito. Quest’ultimo è già da tempo diventato obbligatorio con Robin Gosens, mentre per Kristjan Asslani poco ci manca. L’albanese classe 2002 diverrà infatti a tutti gli effetti di proprietà dell’Inter al primo punto guadagnato in Serie A a partire dal 2 febbraio 2023: una formalità. Come Dzeko, anche Francesco Acerbi sta sostituendo più che degnamente quello che sulla carta sembrava essere il titolare designato e inamovibile. Il fedelissimo di Inzaghi sta sorprendendo per continuità e leadership, tanto da non poterlo più considerare al pari di una semplice riserva. Il riscatto dalla Lazio è fissato a 4 milioni, reputati troppi dai nostri piani alti.

Come sono casino online sicuri con licenza AAMS così l’obiettivo sarebbe quello di ottenere uno sconto da parte di Claudio Lotito, considerando che il centrale di Vizzolo Predabissi ha 35 anni e guadagna 2.6 milioni.

 

Anche per la freccia Raoul Bellanova i 7 milioni richiesti dal Cagliari sembrano troppi: si cercherà di convincere il patron rossoblù Tommaso Giulini a concedere uno sconto sul cartellino del promettente esterno classe 2000. Situazione più spinosa quella di Romelu Lukaku, sul quale Il Corriere dello Sport chiosa così: “Solo se Big Rom darà prova di aver ritrovato la sua efficienza, fisica e tecnica, tornando ad essere il centro di gravità nerazzurro, Marotta e Ausilio daranno concretezza al proposito di rinnovare il prestito, Chelsea permettendo, naturalmente”.

Le vie del calciomercato sono infinite

Intanto il Mondiale ci offrirà l’occasione per studiare quelli che secondo calciomercato.com sarebbero alcuni dei nomi più caldi in entrata, come quelli di Marcus Thuram, Yunus Musah, Fabian Rieder, Piero Hincapié, Borna Sosa e Antonee Robinson. In attesa di scoprire se quello di giugno 2023 sarà un vero e proprio smantellamento/rivoluzione, le vie del calciomercato – anche di quello invernale – sono infinite, e con due top player come Marotta ed Ausilio al timone non possiamo che dormire sogni tranquilli.

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