Werner Cavani

L’amministratore delegato del gruppo Pirelli, più distante negli anni post-Moratti ma sempre icona riconoscibile di interismo, l’ha toccata piano come si suol dire.

Imbeccato sull’eventuale cessione di Lautaro Martinez si è lasciato sfuggire una suggestione che deve aver fatto sobbalzare dal divano di casa diversi tifosi nerazzurri. Secondo il buon Tronchetti infatti: “l’Inter con Werner e Cavani sarebbe più forte che con Icardi e Lautaro”.

Frase di circostanza o previsione ottimistica?

Ad un primo ascolto la frase dell’industriale potrebbe suonare come una semplice dichiarazione d’amore e fiducia nella società nerazzurra più che una reale previsione. Tronchetti ha preferito ipotizzare una situazione idilliaca per l’attacco nerazzurro: Lukaku + Werner + Cavani, cosa vuoi di più dalla vita?
Con tutta probabilità però l’ex membro del consiglio di amministrazione ha voluto prendere le parti della nuova Inter, andando a screditare di conseguenza Mauro Icardi e il recente passato nerazzurro.
Come si infiamma una tifoseria? Basta denigrare chi ha tradito la maglia ed accostare campioni che mezza Europa sogna di portarsi a casa, e bravo Tronchetti!

Lautaro: cessione dolorosa ma necessaria?

In questi mesi di stop forzato le suggestioni di mercato sono letteralmente impazzate dovunque e soprattutto riguardanti chiunque. Una delle più insistenti come sappiamo riguarda il nostro amato “Toro” Lautaro Martinez e l’insistente Barcellona. Ausilio è intervenuto con decisione (a Sky) nei giorni scorsi mettendo in chiaro le cose: “Chi vuole Lautaro, deve pagare la clausola“. Certo che se in concomitanza di una cessione così amara, l’Inter dovesse prendere due attaccanti già al suo livello o addirittura superiori come Timo Werner (secondo nella classifica cannonieri della Bundesliga) e il Matador Cavani i tifosi non si dispiacerebbero più del giusto.

Dimenticare Icardi

Nel caso qualcuno l’avesse già fatto (dimenticarlo), ve lo ricordiamo noi: Mauro Icardi ad oggi è ancora un giocatore dell’Inter. I risultati acquisiti con il PSG, campione di Francia a tavolino e con i quarti di Champions League ancora da giocare, dovrebbero portarlo definitivamente via da Milano per restare alla corte dello sceicco. Nelle casse nerazzurre dovrebbero entrare tra i 50 e i 60 milioni di euro. Questa cifra – cessione di Lautaro o meno – potrebbe essere reinvestita poi nel reparto attaccanti. Coincidenza vuole che Timo Werner abbia nel contratto con il RB Lipsia una clausola rescissoria da 50 milioni di euro nel caso in cui il club non vinca la Bundesliga quest’anno (abbastanza improbabile con il Bayern a +7). Werner è un attaccante giovane ma decisamente pronto come ha dimostrato quest’anno e gli occhi dell’Europa sono puntati su di lui, l’investimento è di quelli garantiti al successo.

Stile Marotta

Beppe Marotta ha costruito parte della sua prolifica carriera alla Juventus sulle grandi plusvalenze e cessioni redditizie, andando poi a reinvestire le cifre “tirate fuori dal cilindro”. La cessione monstre di Pogba è il caso più eclatante, ma anche Arturo Vidal, Coman e Alvaro Morata furono affari fruttuosi per la Juventus. Perciò non dovrebbe essere allarmante un eventuale cessione di Lautaro Martinez. Per chi è sacrificabile e può portare grosse cifre nelle casse di solito Marotta non si fa troppi problemi. Per sacrificabile qui s’intende anche per le esigenze di Antonio Conte, che aveva fortemente voluto Romelu Lukaku e che ha saputo lavorare su Lautaro Martinez rendendolo oggi uno degli attaccanti più promettenti del panorama mondiale. Se la società dovesse scegliere di privarsi di uno dei due quindi l’argentino sarebbe l’opzione più condivisibile anche da parte del tecnico. Oltretutto Conte aveva già provato ad ingaggiare Cavani ai tempi del Chelsea ed il suo gradimento per l’uruguagio non è affatto svanito.
Tronchetti ha semplicemente lanciato una suggestione in quel caos mediatico che è il pre-calciomercato, ma effettivamente ci sono delle prospettive allettanti per quello che riguarda il reparto attaccanti dell’Inter. I tifosi possono sognare, nonostante il sacrificio di Lautaro dispiacerebbe a tutti.

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